Il tragico epilogo di una partita a carte

Quando si alza il gomito e c’è spirito di competizione si rischia di perdere il controllo. La situazione può volgere al peggio se si hanno a disposizione delle armi.

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Il tragico epilogo di una partita a carte

Il contadino Giuseppe Ripa di anni 31, da Santeramo ed ivi residente, si recava ieri, secondo il suo solito a trascorrere la serata nella consueta osteria del paese in compagnia di alcuni amici. Con uno di essi, tale Rocco Cardinale di anni 33 da Santeramo, egli iniziava anzi, per ingannare il tempo, una partita a carte.
Ma poiché entrambi avevano forte alzato il gomito più del normale, per futili motivi di giuoco cominciavano a litigare e man mano riscaldandosi passavano a vie di fatto.
Il Cardinale, dopo un violento scambio di improperi, poneva fine all’alterco estraendo un coltello e vibrando con esso una forte coltellata all’avversario che è colpito all’addome cadeva a terra privo di sensi.
Mentre il Cardinale approfittava del trambusto generato dal fatto, per darsi a precipitosa fuga, il Ripa è stato soccorso da altri avventori che avevano assistito alla scena senza peraltro poter evitare il tragico ed imprevisto episodio. Trasportato alla nostra università, è stato ricoverato in fin di vita.

tratto e adattato da La Gazzetta del Mezzogiorno, 25/04/1943, p. 2

Non sono riuscito a trovare notizie sulla sorte del povero Giuseppe Ripa e tantomeno sono riuscito a scoprire se Rocco Cardinale sia stato sottoposto a processo. Proprio il fatto di non avere avuto traccia di altre cronache può significare che Giuseppe Ripa si fosse riuscito a salvare.

Fonti consultate

La Gazzetta del Mezzogiorno, 25/04/1943, p. 2

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