La piccola casa pignorata alla famiglia Sava nel 1827

C’è qualcuno che dice che la casa è sacra e non si tocca. In questo caso vediamo come quasi due secoli fa veniva descritta una proprietà immobiliare e la modalità in cui veniva segnalato il pignoramento a danno di due proprietarie terriere facenti parte della famiglia Sava.

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Vendita per espropriazione forzata

Di una casa sita in Santeramo, strada vigna del Signore, consistente in due camere soprane, con cucinetta e sotterraneo ad uso di cantina, e con pozzo d’acqua piovano; ricevono lume dalla porta d’ingresso da un lume ingrediente e da un finestrino sporgente nel giardino di Giampetruzzi; il sottano ha lume dalla porta d’ingresso e da due finestrini sporgenti, uno nel giardino anzidetto, l’altro nel cortile del Signor Pace.
Questa casa fu pegnorata con processo verbale dell’Usciere del Circondario di Santeramo Sig. Molinaro de’ 27 aprile 1827 (n. 132, registrato a Santeramo lì 27 detto mese ed anno, lib. quarto, vol. sesto, foglio settantuno retto, casella quarta, grana 10, Giuseppe Curci) ad istanza di D. Giuseppe Ciancipoli proprietario domiciliato in Ginosa creditore di D. Vito Nicola Coppola del fu Ignazio Coppola, proprietario, ivi domiciliato, ed in danno delle Signore D. Isabella Sava e D. Giovanna Sava proprietarie, domiciliate in Santeramo, come terze posseditrici dell’anzidetto fondo che è specialmente obbligato al debito. Il pignoramento vistato dal Cancelliere del Comune D. Giuseppe Baldassarre nel termine di Legge, fu trascritto nell’uffizio ella Conservazione delle ipoteche in Trani nel dì 4 maggio 1827 al num.12371. Fu denunziato alle Sorelle Sava nel dì 25 detto mese ed anno, e la denunzia fu trascritta nell’istesso Uffizio lì 6 Giugno 1827 al num. 202.
La suddescritta casa nel catasto provvisorio di Santeramo vien riportata all’art. 1427, sezione G n. 366, rendita di duc. 8,00.
L’aggiudicazione preparatoria sarà pronunziata dal Tribunale Civile residente in Trani all’udienza de’ 13 gennaio del venturo anno 1831, per lo prezzo di duc. 95,85 risultante dall’imponibile fondiario moltiplicato quindeci volte, dopo essere stato depurato dalla contribuzione di quest’anno, e sotto le condizioni comprese del quaderno di vendita depositato nella Cancelleria del tribunale medesimo, e non contratto. L’Avvocato e patrocinatore D. Francesco Cursoli procederà per l’istante.
Francesco Cursoli
Bari lì 28 novembre 1830
Visto per la legalità della firma dello stampatore.
Lo Stampatore della provincia, Santo Cannone
Il Sindaco, Ignazio Salonna

Vi è il Suggello

Tra le persone che ho tracciato nel mio grande albero genealogico non ho trovato Isabella Sava, ma trattandosi di un nome che spesso viene tradotto dal latino Elisabeth ho provato a cercare quest’ultimo nome italianizzato. Ho quindi trovato la coppia di sorelle Giovanna Sava ed Elisabetta Sava, che all’epoca avevano un’età compatibile con il fatto descritto.

Riporto sempre le fonti da cui attingo, eccezione fatta per questo, che iniziai a trascrivere diversi mesi fa, ma di cui accidentalmente non riportai l’origine. Vogliate prenderne per buono il contenuto, sarà mia cura integrare le informazioni mancanti.

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