Il terremoto del 1915

tribunaavezzanoQuest’anno ricorre il centenario di uno dei terremoti più terribili del novecento, tra i più disastrosi mai registrati in Italia. L’Abruzzo non è nuovo ad eventi sismici.  La mattina del 13 gennaio 1915, alle ore 7:52, ad Avezzano ci fu la prima violentissima scossa, seguita da varie scosse di assestamento. Raggiunse i 7 gradi della scala Richter e gli 11 gradi della scala Mercalli, scossa catastrofica.
Durante questa catastrofe naturale nella sola città di Avezzano, su un totale di 13.000 abitanti, 10.000 furono i morti, 2.000 i feriti. E tra questi il destino volle che si trovassero di passaggio due santermani.

virgolette-aperte


Due pugliesi vittime del terremoto
(per telegrafo al Corriere delle Puglie)

AVEZZANO, 20:
Fino a ieri sera mancavano notizie sui coniugi Antonio Giandomenico e Giuseppina Giovannelli, i quali erano partiti da Santeramo in Colle, paese di loro nascita e residenza, per recarsi a Roma.
Però la sera del 12 si vollero fermare ad Avezzano per salutare alcuni parenti o conoscenti e, per loro sventura, vi passarono la notte, e nel mattino seguente vennero travolti nella tragedia.
Fino a ieri di essi nulla si sapeva ancora e si sperava che, sebbene feriti, fossero ricoverati in qualche ospedale.
Oggi, purtroppo, si sono ritrovati i loro cadaveri, dopo un lavoro di escavazione difficile e paziente, per la profondità di otto metri, operato in quattro giorni dai bersaglieri e soldati di fanteria, ed in ultimo da una. squadra di operai mandati da Santeramo del Colle dal fratello Giuseppe Giandomenico, e diretti dai signori on. Antonio Abruzzese, dott. Carbonara, prof. Nardone e dal brigadiere di pubblica sicurezza Celestino Giannone, i quali non hanno niente trascurato per il rinvenimento delle salme che quanto prima verranno trasportate al paese nativo.
L’avv. Antonio Giandomenico era cognato dell’on. Giuseppe Cipriani Marinelli.

tratto e adattato da Corriere delle Puglie del 21/01/1915, p. 1

virgolette-chiuse

 

Alla fine le vittime del terremoto della Marsica furono oltre 30.000. In questo video dell’archivio enzocoletta.tv potete vedere le riprese filmate nei giorni successivi al disastro:

Ho cercato in molti degli atti civili senza riuscire a ricreare con certezza i legami famigliari tra le vittime, Antonio Giandomenico e Giuseppina Giovannelli, con i loro antenati. Quasi sicuramente Giuseppina non era nata a Santeramo, mentre Antonio e Giuseppe appartenevano alla distinta famiglia dei Giandomenico.

Il fratello, Giuseppe Giandomenico

Sia Giuseppe che Antonio erano avvocati. Di Giuseppe c’è traccia sul Corriere delle Puglie del 25/09/1907. Poi entrambi vengono nominati nell’edizione del 01/03/1909, in cui entrambi sostengono una candidatura elettorale dell’onorevole Vito De Bellis, giolittiano.
Anni dopo la scomparsa del fratello, Giuseppe Giandomenico ha offerto diversi libri per la Biblioteca di Santeramo, come risulta nell’edizione del 01/02/1923.
A Giuseppe Giandomenico Santeramo ha dedicato una strada.

Fonti consultate

Corriere delle Puglie del 25/09/1907, p. 1
Corriere delle Puglie
 del 01/03/1909, p. 1
Corriere delle Puglie
 del 21/01/1915, p. 1
Il terremoto, Città di Avezzano
La Gazzetta di Puglia
 del 01/02/1923, p. 6

Verified by MonsterInsights