Nozze cospicue tra Sava e Patroni Griffi

Le famiglie Sava e Patroni Griffi hanno rappresentato, non solo per Santeramo ma per tutta la provincia di Bari, il fior fiore delle famiglie agiate.
Dopo aver descritto le nozze tra Pasquale CasoLuisa Regina Maria Colonna, vediamo quanto sfarzoso fu il matrimonio tra Nicola Giuseppe Alfonso Pio Sava di Santeramo e Isabella Patroni Griffi di Corato. Il Corriere delle Puglie offre una descrizione incredibilmente servizievole nei confronti delle abbienti famiglie, come dimostrano anche tutte le lusinghe date descrivendo la festa dell’Epifania organizzata al ritorno della coppia di sposi dal viaggio di nozze.

Palazzo Sava, particolare
Palazzo Sava, particolare

Capiamo quindi che un secolo fa le tartarughe non se la passavano affatto bene, essendo utilizzate per la realizzazione di ventagli e altri piccoli oggetti di lusso.
Dopo il matrimonio celebrato a Corato, città di Isabella, la coppia si trasferì a Santeramo in una lussuosa abitazione appena ristrutturata, che come confermato dall’atto di nascita del loro primogenito, Gennaro Maria Domenico Giuseppe Sava, è proprio quella che ancora oggi ammiriamo in Via Ladislao 26, noto appunto come Palazzo Sava.

Corriere delle Puglie del 03/10/1903, p.2
Nozze cospicue

Lunedì scorso la città di Corato fu allietata dal fausto avvenimento delle nozze tra la signorina Isa Patroni Griffi del cav. Giuseppe Patroni Griffi ed il sig. Nicola Sava.
Fin dalle ore del mattino la parte più eletta ed elegante della cittadinanza, senza  distinzione di partiti, si riversò nelle ampie e ricche sale di Patroni Griffi, oltre molte signore e signorine giunte dalla provincia, fra cui notammo da Bisceglie la signora Ammazzalorsa Troilo; da Trani le signorine Protomastro; da Molfetta le signorine Poli; da Napoli la signora Azzariti vedova Patroni Griffi e signorine, la signora Granito principessa di Belmonte vedova Patroni Griffi e signorine, le signorine Petitti del barone Luigi Petitti; da Bari la signora Claudi de’ Baroni Noya, le signorine Netti, le signora Patruno; da Mola la signorina De Stasi.
Una infinità di te!egrammi giunse da parenti ed amici che non poterono assistere di persona alla festa. Telegrafò auguri anche il sindaco di Santeramo a nome del Consiglio comunale e della cittadinanza.
Alle 11 il matrimonio civile venne celebrato in casa dal sig. avv. Francesco Bucci sindaco di Corato. Fecero da testimoni, per lo sposo il cav. Luigi Netti e il sig. Raffaele Di Santo; per la sposa il cav. Vitantonio Lamonica e il cav. Michele Patroni Griffi. Dopo. tra due fitte ale di popolo festante, in un lungo seguito di carrozze si passò alla Chiesa delle monache Benedettine, che fu antichissima Abbazia di casa Patroni, dove dopo la messa benedisse le nozze il Prof. D. Vincenzo Rosito, sacerdote e rettore della Chiesa di S. Benedetto, il quale pronunziò anche belle parole di occasione. La cerimonia si svolse tutta tra la commozione affettuosa degli intervenuti. La sposa nell’elegantissimo abito bianco era leggiadrissima. Compare dell’anello fu lo zio dello sposo, cav. Raffaele Sava.
Sempre fra lo stesso popolo festante si ritornò in casa Patroni Griffi, ridotto una vera serra di fiori e di piante, dove furono serviti abbondanti e squisiti rinfreschi, dopo di che la sposa distribuì confetti e sachets di nozze.

Molti e ricchi doni furono offerti agli sposi, di cui ecco l’elenco:
Lo sposo Nicola Sava: Grosso paio di solitari, broche in brillanti, bracciale in brillanti, anello con grosso solitario e rubini, collier di coralli, laccio di oro per ventaglio con ciondolo, catenina di oro con medaglia art nouveau, porta biglietti in argento.
Gennaro Sava e Agnese Scalera, genitori dello sposo: Collier di perle e sbarrette in brillanti, collana con turchese e brillanti.
Giuseppe Patroni Griffi e Porzia Alberotanza, genitori della sposa: Orecchini con turchese e brillanti, penna di oro.
Raffaele Sava, zio dello sposo e compare di anello: Marquise in brillanti, altro anello con grosso smeraldo e brillanti, chatelain con orologio art nouveau e brillanti, libro da messa in marocchino.
Maria Sava, zia dello sposo: Orecchini in corallo rosa e brillanti.
Filippo Patroni Griffi De Laurentiis, fratello della sposa: Orecchini con opale e brillanti, fiore per testa di grosso opale e brillanti.
Vito Patroni Griffi e Lucrezia Patroni Griffi, fratello e sorella della sposa: Binocolo in madreperla, occhialino in tartaruga.
Rocco Scalera e Maria, zii dello Sposo: Mezza luna in brillanti.
Raffaele Di Santo, cugino dello Sposo: Ricco anello in turchese e brillanti.
Vincenzo Mininni e Clotilde, cugini dello Sposo: Orologio in legno rosa e bronzo dorato stile Luigi XV.
Bambine di Vincenzo Mininni e Clotilde: Necessaire da toilette in argento.
Dottor Pietro Di Santo e signora, cugini dello Sposo: Ventaglio rinascimento in tartaruga bionda.
Cav. Beniamino Caizzi e signora, cugini dello Sposo: Bugie in argento dorato.
Michele Patroni Griffi e Maria, zii della Sposa: Borsa con necessaire da viaggio.
Pietro La Monica e Rosa, zii della Sposa: Ventaglio di penne di struzzo e tartaruga bionda.
Principessa Livia Granito Belmonte vedova Patroni Griffi, zia della Sposa: Saliere in argento e cucchiaini.
Maria Azzariti vedova Patroni Griffi, zia della Sposa: Ventaglio di piume e tartaruga.
Filippo Patroni Griffi e Gigi Patroni Griffi fu Agostino, cugini della Sposa: Porta tovagliuoli in argento con monogrammi.
Isabella Patroni Griffi e Giuditta Patroni Griffi del fu Agostino, cugine della sposo: Sachets in raso e merletto a rinascimento.
Vito Luigi Alberotanza e Madia, zii della Sposa: Spoletta con perla e brillanti.
Vito Alberotanza di Vito Luigi, cugino della Sposa: Anello con brillante e perla nera.
Nicola Alberotanza, zio della Sposa: Spilla con perla e brillanti.
Michele Alberotanza e Angelina , zii della Sposa: Servizio porta uova in argento.
Commendatore Michele Zella Milillo, zio della Sposa: Servizio da toilette in argento.
Giovanni Zella Milillo e Clara, cugini della Sposa: Scatola stile liberty con porta odori in argento.
Francesco Lorusso e Angelica, zii della Sposa: Servizio da dessert per 12 in argento dorato.
Maria Patroni Griffi ed Elisa Patroni Griffi, cugine della sposa: Necessaire da toilette in acciaio e turchini.
Maria Patroni Griffi e Felice Patroni Griffi, Baroni di Faivano, cugini della Sposa: Zuccheriera, cucchiaini e molletta in argento dorato.
Nicola Faivano, cugino della Sposa: Vaso da fiori in maiolica.
Maria De Stasi, cugina della Sposa: Ciondoli con catenina di argento.
Biagio Accolti-Gil e Porzia Alberotanza, cugini della Sposa: Astuccio con bicchieri in cristallo e argento.
Luigi Accolti-Gil, cugino degli Sposi: Quadro con la Madonna dalla Seggiola in argento brunito rilegato con velluto.
Principe e Principessa Caracciolo-Marchesi di Santeramo: Necessaire da tavola in argento dorato e cristallo.
Cav. Luigi Netti: Porta sigaretta, con scatola di cerini, catene, lapis e temperino in argento.
Signorine Lina Netti e Rosa Netti: Splendido cuscino da salotto lavorato sulla seta.
Ingegnere Carano: Vaso in ceramica per fiori.
Signorina Vincenza Carano: Cuscino ricamato su raso.
Ingegnere Ettore Patruno e signora: Orologio da salotto con strass.
Avvocato Simeone Difonzo: Due vasi porta fiati stile liberty placcati in argento.
Signor Emmanuele Bressani: porta dolci in argento.
Cav. Vito Antonio La Monica e signora: Coppa porta biglietti io ceramica.
Cav. Dottore Giuseppe Simone: Porta uova in argento con relativa posata.
Famiglia Claudi-Noja: Cucchiaini in argento.
Signore Lancellotti: Centro di tavola e tovaglioli.
Signora Arcangelina Lancellotti: Bellissimo fazzoletto rinascimento ricamato su tulle.
Signorina Gigia De Benedictis: Paravento dipinto su amoerro bianco.
Signorina Matilde Quinto: Coppa porta biglietti in argento.
Signorina Nina Assenzio-Ximenes: Necessaire da scrittoio in argento.
Signorina Lenti: Cornice in pergamena dipinto.
Avvocato Giuseppe Protomastro: Coppa per fiori in metallo.
Avvocati Vito Gioia e Antonio Gioia: Vaso di fiori in maiolica.
Pasquale Lops e Maria Annina: Libro in pelle lontra.
Contessa Eva Bandinelli Cerretani di Siena: Gabinetto porta gioie stile Luigi XV.
Nicola Capano e Antonatta: Tazza con cucchiaino in argento dorato.
Monsignor Vito Leonardo Carnevale: Necessaire da scrittoio in argento.
Sacerdote Giuseppe Valentini, cappellano dei signori Sava: Libro da mess in tartaruga e argento.
Sacerdote Francesco Lobefaro: Crocifisso di argento.
Sacerdote Nicola Scuro: Porta, fiori in cristallo e argento.
Sacerdote Cataldo Ciccolella: Grossa medaglia d’ argento con ricordo e data del matrimonio.
Sacerdote Vincenzo Del Mastro: Libro da messa in pelle con corona d’argento.
Dottor Francesco Difonzo: Testa di Cristo in bronzo.
Pietro Giampetruzzi: Quadro ricordo del matrimonio.
Per la Casa Solei il rappresentante signor Barresi: Due statuette un bisquit.
Casa Schostal di Milano: Sachet in raso dipinto con monogramma in oro.
Concetta Alterio-Sarta: Plastron in chiffon plissé dipinta.
Maria Greca Pilato: Quadro ricamato in Oro.
Rosalia Morizzi: Fazzoletto ricamato su tulle.
Inviarono fiori: il sig. Gioacchino Poli, il sig. Antonio Tangorra, la famiglia Gortan, le sorelle Tarantini, l’avv. Lops Viti, il sig. Domenico Capano di Michele Capano, il. sig. Giovanni Capano di Antonio Capano, la famiglia Gioia ecc. ecc.
Alle ore 15 tu servito un sontuoso buffet, durante il quale regnò molto brio e furono fatti molti auguri agli sposi, la cui felicità si leggeva nel viso. Brindò applauditissimo il prof. Achille Lancellotti di Santeramo. Elegantissimo l’abito da viaggio della sposa, che attribuiva alla graziosa figura maggior distinzione.
Gli onori di casa furono resi con squisita cortesia dai genitori della sposa, dalla sorella signorina Lucrezia Patroni Griffi e dai fratelli Filippo Patroni Griffi e Vito Patroni Griffi.
Fu una festa indimenticabile, che provò ancora una volta da quanto affetto e quanta simpatia sono circondate le nobili ed illustri famiglie Patroni Griffi e Sava.
Alle ore 17 gli sposi accompagnati da gran numero di parenti, signore ed amici partirono in carrozza per Trani a raggiungere il diretto della sera per iniziare il viaggio di nozze, tra gli augurii infiniti di tutti, ai quali aggiungiamo i nostri.

I coniugi cav. Giuseppe Patroni Griffi e Porzia riconoscenti all’onorevole Consiglio Comunale di Santeramo in Colle, al suo sindaco avv. Giuseppe Giampetruzzi, al sig. avv. Francesco Bucci sindaco di Corato, al prof. Sacerdote Rosito, ed a tutti i parenti ed amici che si degnarono rendere lietissima la fausta ricorrenza delle nozze della loro figliuola Ida col signor Nicola Sava, rendono loro sentiti ringraziamenti.

Corato 29 settembre 1903.

tratto e adattato dal Corriere delle Puglie del 03/10/1903, p. 2

Corriere delle Puglie del 12/01/1904, p.2
Serata musicale

SANTERAMO 10. – (n.) Non so quali parole delicate e colorite, quali parole d’entusiasmo usare per dire di una splendida ed artistica festa data la sera dell’Epifania dai signori Sava.
Questa famiglia, la cui grande cortesia ed ospitalità è una tradizione, volle inaugurare la propria casa, tutta rimessa a nuovo sotto la direzione del valoroso ingegnere sig. Giacinto Carano e dipinta e decorata dai geniali e distinti artisti signori Giuseppe Uva e Giovanni Pelligiani. Quale migliore occasione che inaugurarla al ritorno dal lungo viaggio di nozze degli sposi Nicola Sava ed Isa Patroni Griffi? E’ cosi che i signori cav. Gennaro Sava ed Agnese Scalera, genitori dello sposo e gli zii Raffaele Sava e Maria, a rendere omaggio alle dimostrazioni di simpatia e di affetto della intera cittadinanza per queste fauste nozze, aprirono le ampie e ricche sale ad una eletta e numerosa accolta di signore e cavalieri. La casa era sfarzosamente Illuminata e le sale artistiche ed eleganti, erano così variamente belle, cosi diversamente attraenti, che meritavano tutta la curiosità, tutta l’ammirazione.
Gli onori di casa furono disimpegnati con rara amabilità dalla signora Agnese Scalera e dalla sposa signora Isa Patroni Griffi, raggiante di bellezza nella sua splendida toilette. Uno scelto programma musicale precedette il ballo. Furono ammiratissime al piano e riscossero applausi sinceri le signorine Ida Mignier, Lina Netti e Rosa Netti, Domenica Giampetruzzi e Rosa Caporizzi. La signorina Mignier di Taranto emerse nella sonata 1 di Beethoven ed in altri pezzi di concerto, e si rivelò una vera artista. La signorina Rosa Netti fu pure ammirata, cantando con molta grazia la romanza della Mignon ed una romanza di Tosti. Il sig. Nicola Sava, accompagnato al piano dalla sua sposa letiziò tutti, cantando con la sua poderosa voce, simpatica e ricca di sentimento, sceltissime romanze del Tosti e di altri. Esaurito il programma musicale, si passò nello splendido e maestoso salone, stile Luigi XVI, ed incominciarono le danze, queste si svolsero animatissime e piene di brio, sotto l’abile direzione del sig. Giovanni Signorelli, infaticabile, attivo, eccezionale, al suono di una ben composta orchestrina; interrotte solamente per servire rinfreschi, vini, liquori e dolci a profusione mentre la sposa signora Isa, nella sua soave leggiadria, distribuiva a tutte le signore e signorine olezzanti mazzetti di fiori. La festa simpaticissima si protrasse fino alle 5 del mattino e si chiuse fra gli applausi e gli augurii più vivi per una serata di allegria, nella più sincera espressione di cordialità e di stima e traendone auspicii per l’avvenire prospero e felice della famiglia Sava.

tratto e adattato dal Corriere delle Puglie del 12/01/1904, p. 2

Famiglia Sava - Patroni Griffi
Famiglia Sava – Patroni Griffi

Nicola Sava morì a soli 37 anni, e pochi anni dopo lo seguì il primogenito Gennaro, deceduto appena diciottenne. Nel cimitero di Santeramo, nella cappella gentilizia dei Sava, è apposta una lapide in ricordo proprio di Nicola e del figlio Gennaro. Ringrazio Raffaele Bongallino per la fotografia.

Gennaro Sava 1922 Lapide

Fonti consultate

Corriere delle Puglie del 03/10/1903, p. 2
Corriere delle Puglie del 12/01/1904, p. 2

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