Madre e figlio: morti sotto un treno

Erano poco meno di 3 anni che la ferrovia collegava Santeramo al resto d’Italia. Era venerdì 14 giugno 1895. I lavori sulla strada ferrata non si erano certo interrotti. Quel giorno, tra Santeramo e Casal Sabini, un padre continuava a lavorare sulla ferrovia, mentre a pochi chilometri da lui, sua moglie e il figlio di circa 8 anni si trovavano anch’essi in prossimità dei binari, ignari di quel che stava per accadere. Era da poco passato mezzogiorno. Il padre probabilmente vide passare sotto i propri occhi un treno, il 953 partito la mattina da Foggia. Pochi minuti dopo, quando mancavano un paio di chilometri da Santeramo…

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UN’ORRIBILE DISGRAZIA
sulla linea Rocchetta Gioia
Una madre e un figlio travolti sotto il treno

Ieri, poco dopo mezzogiorno, il treno 953, proveniente da Foggia, giunto a due chilometri prima della stazione di Santeramo, trovava in mezzo alla linea un bambino di circa 8 anni, figlio di un cantoniere della ferrovia. Malgrado i ripetuti segnali di allarme dati dal macchinista, il bambino non si allontanava dal binario; e allora la madre, che presenziava il passaggio del treno, come guardia-barriera, si è slanciata coraggiosamente per trarlo dall’imminente pericolo.
Ma troppo tardi! Il treno, che aveva una forte velocità, ha investito il bambino e la madre, e ambedue sono stati travolti sotto le ruote della locomotiva, rimanendo cadaveri all’istante.
Il treno si è subito fermato, ed il personale viaggiante è accorso sul luogo; ma tutto era inutile. Il povero padre, che lavorava sulla ferrovia a pochi chilometri di distanza, fu avvisato della immensa sventura che l’aveva colpito; ed è facile immaginare la dolorosa scena che avvenne quando egli si trovò in presenza dei mutilati cadaveri dei suoi cari.
E’ stata iniziata un’inchiesta per stabilire se debba in qualche modo attribuirsi a qualcuno la responsabilità del grave avvenimento.
Stamane sul luogo della disgrazia si è recato da Bari un ingegnere per le prime constatazioni.
Alla direzione delle ferrovie venne subito telegrafato il doloroso avvenimento e fu risposto disponendosi che i funerali dei due estinti fossero fatti a spese della società.

tratto e adattato da Corriere delle Puglie, 15/06/1895, p.3

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MORTI SOTTO UN TRENO

Foggia 15 giugno 1895
Ieri, verso le 12 e mezzo, il treno N. 953, che partiva da qui, sulla linea Rocchetta-Gioia, ad un paio di chilometri prima della stazione di Santeramo, incontrava un piccino di 7 a 8 anni, il cui padre, cantoniere, lavorava in quel momento, a pochi chilometri, sulla ferrovia. Intanto, in ragione che il treno correva e il Macchinista vedeva il pericolo del piccino, che trastullavasi sul binario, e si affrettava a fare segni di allarme, quando vi accorse una donna, che per salvare il poverino, rimase con lui schiacciata. Costei era la madre del fanciulletto. La scena fu straziante quando accorse il marito ed il padre dei morti sfracellati…

tratto e adattato da Il propugnatore, Lecce, 17/06/1895, p. 2

La rete ferroviaria pugliese gestita da Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali nel 1905

In Puglia nel 1895 la ferrovia era gestita da una società privata, chiamata Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali che gestiva anche la tratta Rocchetta S. Antonio – Gioia del Colle che attraversa Santeramo.
Nell’articolo non vengono detti i nomi delle vittime. I loro nomi non emergono nemmeno sfogliando il registro dei morti del comune di Santeramo dell’anno 1895.

Fonti consultate

Corriere delle Puglie, 15/06/1895, p.3
Il propugnatore, Lecce, 17/06/1895, p. 2

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