Erano poco meno di 3 anni che la ferrovia collegava Santeramo al resto d’Italia. Era venerdì 14 giugno 1895. I lavori sulla strada ferrata non si erano certo interrotti. Quel giorno, tra Santeramo e Casal Sabini, un padre continuava a lavorare sulla ferrovia, mentre a pochi chilometri da lui, sua moglie e il figlio di circa 8 anni si trovavano anch’essi in prossimità dei binari, ignari di quel che stava per accadere. Era da poco passato mezzogiorno. Il padre probabilmente vide passare sotto i propri occhi un treno, il 953 partito la mattina da Foggia. Pochi minuti dopo, quando mancavano un paio di chilometri da Santeramo…
In Puglia nel 1895 la ferrovia era gestita da una società privata, chiamata Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali che gestiva anche la tratta Rocchetta S. Antonio – Gioia del Colle che attraversa Santeramo.
Nell’articolo non vengono detti i nomi delle vittime. I loro nomi non emergono nemmeno sfogliando il registro dei morti del comune di Santeramo dell’anno 1895.
Fonti consultate
Corriere delle Puglie, 15/06/1895, p.3
Il propugnatore, Lecce, 17/06/1895, p. 2