Giovan Battista Pacichelli nacque nel 1641. Divenne un abate e nel corso della sua vita approfondì studi di storia. Viaggiò molto, non solo in Italia ma anche in Europa, realizzando disegni e cartografie poi pubblicate, tra cui “Regno di Napoli in prospettiva“. Questo fu pubblicato postumo nel 1703, dopo la sua morte avvenuta nel 1695. Si tratta di un’opera, commissionatagli dal duca di Parma Ranuccio II, per la cui stesura viaggiò quindici anni nel Regno di Napoli alla ricerca di storie e costumi di paesi e città.
Sulla mappa, a sud e ad est sono disegnati degli alberi ad indicare la presenza di boschi.A nord sono raffigurate delle alture ad indicare le colline che rendevano impervio il percorso verso Cassano ed Acquaviva.
A sud tra Santeramo e Matera è indicato anche il percorso della Via Appia. Proprio questa segnava il confine tra la Terra di Bari e la Terra di Otranto, che all’epoca comprendeva anche Matera.
Nel volume, nel capitolo riguardante Altamura, il Pucichelli parla della nostra Santeramo solo in un rigo, ad indicare le caratteristiche del circondario della “Leonessa di Puglia“:
Quella di seguito è la mappa completa relativa alla Terra di Bari, realizzata per Fabrizio Carafa, come vediamo nel riquadro in basso a sinistra:
“All’Illustris. e Eccellentis. D. Fabrizio Carafa Duca d’Andria“
Fonti consultate
Il regno di Napoli in prospettiva, Giovan Battista Pacichelli, Wikipedia
Mappa storica della Terra di Bari, “Il regno di Napoli in prospettiva” dell’abate Pacichelli, Stamperia di Michele Luigi Mutio, Napoli, 1703
Il Regno di Napoli in prospettiva, Parte Seconda, Giovan Battista Pacichelli, Stamperia di Dom. Ant. Parrino, Napoli, 1703, p. 224
Terra di Bari, Wikipedia, consultato il 27/03/2022
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