Il Secondo Concerto dei Litfiba annullato

Era passato meno di un anno dal primo concerto dei Litfiba a Santeramo nel 1990. La band era ancora sulla cresta dell’onda e il loro nuovo concerto pugliese del 1991 era attesissimo. Se non fosse che… venne annullato, e le voci circolate furono alquanto sconcertanti. C’è chi dice che fosse stato annullato su richiesta di Don Salvatore dei Salesiani, ma le cose non stanno così.
Ho avuto la fortuna di parlare personalmente con un santermano che in quegli anni si occupava anche delle pratiche burocratiche relative a manifestazioni pubbliche, che prestava servizio presso l’Ufficio di Polizia Amministrativa del Comune e che rilasciò il permesso per il concerto dell’anno prima.
Ogni manifestazione pubblica, che sia un concerto in piazza, la festa di Sant’Erasmo, la sfilata di carnevale o altro, deve prima fare richiesta a questo ufficio presentando un progetto e una relazione, in modo da poter valutare tutte quelle situazioni che possano turbare l’ordine pubblico. Fatto questo c’è un secondo passaggio, che prevede il parere della commissione provinciale sui pubblici spettacoli della Prefettura di Bari. Se l’autorizzazione preventiva non viene concessa la comunicazione viene fatta entro circa due settimane dall’evento. Se l’autorizzazione preventiva viene invece concessa, la commissione si sposta sul luogo della manifestazione sin dalla mattina per verificare la corrispondenza tra quanto stilato nel progetto e quanto in realizzazione. La commissione può dunque richiedere di correggere mancanze dell’organizzazione fino a poche ore prima dell’evento, come ad esempio messa in sicurezza del palco o dell’impianto elettrico. E valuta anche se la portata di pubblico prevista è idonea al luogo scelto.
Il concerto del 1990 fu uno dei primi organizzati a Santeramo, che non aveva ancora esperienza con eventi di tale portata. L’afflusso di gente che iniziarono a giungere al Palasport già dal mattino sorprese gli organizzatori e la commissione. In molti arrivarono da fuori città con la propria auto, in autobus e anche in treno, e alla fine si parlò di circa tremila spettatori. Anche le associazioni di volontariato vennero coinvolte, in special modo per quanto riguarda l’assistenza al pubblico e la gestione della sicurezza. Il palasport era strapieno e non tutti riuscirono ad entrare, ma in ogni caso non ci furono altri impedimenti. Chi abitava nelle vicinanze, che all’epoca era quasi campagna, con pochi edifici, si trovò per forza di cose coinvolto. Chi parla di rifiuti abbandonati non solo per strada ma anche finiti nei giardini delle abitazioni private. Scritte sui muri lasciate con bombolette spray. Bisogni fisiologici espletati non nei luoghi opportuni. Qualcuno si sentì male, non per alcool ma per altro e necessitò di esser soccorso dai volontari.
Il concerto iniziò. E finì. E ne ho già parlato.

Litfiba-1991
Al termine del concerto non tutti rincasarono. Diversi ragazzi ancora euforici continuarono a far baldoria fino a tarda notte andando in giro per Santeramo. Qualcuno doveva necessariamente attendere la mattina successiva per prendere l’autobus o il treno. Verso la stazione ferroviaria, dall’altra parte della città, si riversò un gruppo che vi trascorse la notte, e secondo quanto riferito riducendo la stazione in pessime condizioni. In questo caso non si trattava quindi di disorganizzazione ma di maleducazione e vandalismo dei partecipanti. Tutto ciò non sono solo dicerie ma fatti che furono documentati dal rapporto stilato dai Vigili Urbani di allora e anche dai Carabinieri. A cui si aggiunsero le lamentele dei cittadini.
Per il 1991 gli organizzatori pensarono di replicare il concerto a Santeramo considerando il tutto esaurito del concerto del 1990. Quindi fecero richiesta come consuetudine, ma questa fu negata in particolar riferimento al cattivo contorno lasciato dall’esperienza precedente. Chi doveva dare l’autorizzazione doveva garantire anche che fosse garantito l’ordine pubblico, ma le premesse non andavano in questa direzione. Il sindaco dovette quindi dare parere negativo all’agibilità dell’impianto all’uso richiesto, di concerto, con tutto quello che richiede dal punto di vista organizzativo in termini di ordine pubblico che non si poteva garantire. In sostanza Santeramo non disse di no al rock in quanto tale, ma fu un’ammissione di incapacità di gestire un evento come quello, che avrebbe richiesto una macchina organizzativa esperta e spese straordinarie per la pulizia degli ambienti interni e anche esterni all’impianto. La comunicazione venne data entro i tempi previsti, circa due settimane prima del concerto agli organizzatori, però questi ultimi tardarono a diffondere la notizia dell’annullamento dell’evento scatenando lo scontento di chi aveva già acquistato i biglietti.

Biglietto del concerto del 1990 e biglietto del concerto annullato del 1991, Amedeo Bitetti

La Gazzetta del Mezzogiorno pubblicò un articolo a riguardo e una lettera di una cittadina barese senza interpellare direttamente il comune che avrebbe potuto spiegare meglio le proprie ragioni. Si sparse la voce che il permesso fu negato per un timore generico di ritrovarsi drogati in città o perchè la Chiesa, nella persona di Don Salvatore, era contraria al passaggio del demone Pelù. E un commento del giornalista fu poi travisato e preso come affermazione da parte di una lettrice che rispose tramite lettera.

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Vade retro, Litfiba… E Santeramo ha detto no al rock
L’annullamento del concerto

Riferimento vostra richiesta questo Comune est impossibilitato at concedere autorizzazione spettacolo musicale gruppo Litfiba presso nuovo palasport… perchè tale impianto est privo prescritto parere agibilità at uso richiesto. Diffidasi pertanto prosieguo organizzazione… De Pascale sindaco Santeramo“.
Nella tarda serata di lunedì scorso, a poche ore dunque dal previsto e mai prima smentito appuntamento con la band fiorentina, abbiamo ricevuto via fax dalla Barley Arts, promoter della tournée del gruppo di Piero Pelù, due fogli. Il primo, quello che avete letto in apertura, era la fotocopia di un telegramma in data 14 gennaio, che la Barley sostiene di aver ricevuto il 16; il secondo un comunicato che rivela, secondo quanto sostiene l’agenzia milanese, motivazioni ancora più sconcertanti.
“…In una conversazione telefonica fra Claudio Trotta, titolare della Barley Arts, si legge tra l’altro nel testo che porta anche la firma della Ira Records, che produce i Litfiba, ed il sindaco De Pascale è emerso che la decisione è stata motivata da pressioni effettuate da parte di organizzazioni volontarie, dal locale comando di vigili urbani e della cittadinanza, tutti convinti dell’assioma: “Litfiba = droga e disordini” e pronti a scendere in piazza per manifestare contro lo spettacolo. Il sindaco ha poi proseguito asserendo che la loro vuole essere una decisione esemplare per combattere la droga ed i drogati, tenendoli lontani da Santeramo. Data la palese falsità di una tale tesi sconfessata dall’impegno sempre espresso dai Litfiba contro ogni tipo di droga pesante… inutile sottolineare quanto ancora una volta la realtà superi l’immaginazione e quanto pretestuosa e assolutamente azzardata ci sembri questa decisione che intendiamo contestare seguendo le vie legali”.
Il comunicato conclude informando che il concerto dovrebbe essere recuperato probabilmente il 4 o il 5 marzo prossimi in un luogo ancora da stabilire e che i biglietti già acquistati possono essere rimborsati presso le prevendite oppure essere utilizzati per l’appuntamento posticipato.

(f. cost.) – Francamente sconcertante il fatto che la Barley si sia degnata di dare comunicazione del problema solo poche ore prima del concerto, quand’era ormai impossibile dar diffusione alla notizia. Quanto alle dichiarazioni del sindaco di Santeramo – se corrispondono al vero – si commentano da sole. E visto che la detenzione di stupefacenti è ormai un reato perseguito dalla legge e che dunque il possesso del biglietto (o persino il semplice desiderio di vedere il concerto, che però è indimostrabile) implicherebbe – sempre secondo le presunte dichiarazioni del sindaco – la tossicodipendenza dell’acquirente, qualcuno di quelli che avevano acquistato i tagliandi con largo anticipo, potrebbe anche essere tentato da querelare il primo cittadino di Santeramo per calunnie.

tratto e adattato da La Gazzetta del Mezzogiorno del 23/01/1991, p. 27

Sono una fan dei Litfiba ma non sono drogata

Sono una fan dei Litfiba ed ho appena letto l’articolo sull’annullamento del loro concerto a Santeramo. Come si può impedire un concerto dei Litfiba ed acconsentire a “quello” di Madonna? Questo supera ogni limite. I Litfiba parlano, nelle loro canzoni, delle ingiustizie, della corruzione dello Stato… forse è questo che non va giù al caro Sindaco? Di che cosa parlano, invece, le canzoni di Madonna? Di sesso. “Lei” incita alla violenza sessuale, provocando il suo pubblico, mentre Piero Pelù incita alla libertà, mette il suo pubblico contro i soprusi. Com’è possibile che il concerto di Madonna è stato fatto pur avendo la Chiesa contro, mentre quello dei Litfiba è stato annullato solo perchè “poca gente” era contraria?
Oltretutto mi ritengo in prima persona offesa dalla frase “il possesso del biglietto o il semplice desiderio di vedere il concerto implicherebbe la tossicodipendenza dell’acquirente”. Io non ho mai fatto uso di droghe eppure seguo i Litfiba dall’84, il Sindaco non può fare di tutta l’erba un fascio. Allora che bisognerebbe dire dei concerti di Vasco Rossi? Da ogni parte si trovano drogati, non solo al concerto dei Litfiba. Io ci tenevo ad andare a questo concerto, lo aspettavo da mesi, non perchè sono una drogata ma perchè non ho avuto mai il permesso dai miei genitori di andarci perchè dicevano che ero troppo piccola ed ora che ho avuto il permesso di andarci arriva il sindaco De Pascale e annulla tutto. Che diritto ha di farlo? Che diritto ha di dire che i Litfiba corrispondono a droga e disordine? E’ una menzogna.

Patrizia Palmiotto, Bari

tratto e adattato da La Gazzetta del Mezzogiorno del 09/02/1991, Lettere, p. 23

Agenda

I LITFIBA IL 2 MARZO A BARI – Dopo la polemica cancellazione della data di Santeramo del “Diablo Tour”, i Litfiba sono riusciti a trovare un buco nel loro fittissimo calendario per scendere in Puglia, una delle regioni dove più forte è il culto di Pelù e della sua band. Suoneranno il 2 marzo in un teatro tenda montato nel piazzale della Fiera. Biglietti 25mila + prevendita.

tratto e adattato da La Gazzetta del Mezzogiorno del 21/02/1991, p. 27

Il diavolo, probabilmente
Litfiba domani in concerto a Bari

[…] Dopo le polemiche seguite alla pretestuosa mancata concessione del palasport di Santeramo per la tappa del 21 gennaio (a proposito, i biglietti di allora restano validi), la rock band fiorentina scende finalmente in una delle regioni dove più forte è il “culto” di Pelù & Co. […]

tratto e adattato da La Gazzetta del Mezzogiorno del 01/03/1991, p. 24

Diablo, che rock! I Litfiba a Bari

LITFIBA STASERA A BARI – Questa sera, nel teatro tenda montato in zona fiera, l’unica tappa pugliese dell’El Diablo Tour dei Litfiba. Restano validi i biglietti del concerto di gennaio a Santeramo poi saltato.

tratto e adattato da La Gazzetta del Mezzogiorno del 02/03/1991, p. 29

Chi non salta con Pelù…
Litfiba a Bari

LITFIBA in concerto, Teatro Tenda, Bari.
[…] Nel pubblico dei Litfiba ci sono tantissimi ragazzini, ma anche qualche trentenne, coetaneo di Piero e compagni. Tutti hanno molto atteso questo appuntamento con il gruppo fiorentino; dopo l’annullamento della data di gennaio a Santeramo, e le polemiche che ne sono derivate, le cose non potevano andare meglio. E’ stata una festa a base di dichiarazioni d’intenti (per la pace, per la libertà, per Amnesty International, per il movimento degli studenti, per la poligamia, contro il silenzio che in questo caso sta per mafia, droga e omicidi quotidiani) e di una spaventosa energia rock […]

tratto e adattato da La Gazzetta del Mezzogiorno del 05/03/1991, Fabrizio Versienti, p. 25

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Per la composizione di questo articolo ringrazio Giovanni C., Amedeo Bitetti e il gruppo “Sei di Santeramo se…

Fonti consultate

Pirata Tour ’90, Wikipedia
Pirata Tour ’90, Litfiba.net
Sei di Santeramo se…, Gruppo Facebook

Una risposta a “Il Secondo Concerto dei Litfiba annullato”

  1. Non è vero che il concerto fu annullato poche prima della data prevista. Che il rischio cancellazione fosse alto, lo sapevamo tutti; e già una settimana o due prima che si tenesse era chiaro che non ci sarebbe stato.
    Sull’interferenza di Don Salvatore Barbetta, vera o presunta tale, si disse e scrisse di tutto di più; voci alimentate anche dall’assidua frequentazione dei Salesiani da parte della figlia dell’ex sindaco De Pascale che conoscevo personalmente(se ricordo bene, frequentava un liceo ad Altamura) e dalle posizioni tutt’altro che “progressiste” del prelato in questione.
    TRC seguì da vicino la vincenda; all’epoca trasmettevano in diretta un programma di domenica – credo – condotto da Vito Silletti e un altro ragazzo di cui ora mi sfugge il nome, in cui si parlò per settimane del concerto e del rischio cancellazione. E loro diedero la notizia ufficiale per tempo.

    Se i racconti degli amici presenti al concerto di Bari sono veri, prima di eseguire Proibito durante il concerto di Bari dello stesso tour, Piero alzando il dito medio gridò “sindaco di Santeramo, che c*** fai…”

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