Qualche giorno fa ho riportato di come la Guida del Touring Club Italiano del 1937 descriveva Santeramo. Grazie a Raffaele Bongallino sono venuto a conoscenza che una precedente edizione già parlava di Santeramo. Cercando su internet ho trovato la “guida rossa” del 1926, e per pochi euro ho deciso di acquistarla dalla Libreria Voltapagina di Genova. Poco fa il postino me l’ha recapitata. Contiene anche diverse cartine, di seguito un particolare in cui è rappresentata Santeramo.
Si descrive il percorso ferroviario da Rocchetta S. Antonio a Spinazzola e a Gioia del Colle, lungo 140 chilometri. Dopo esser passati per Altamura ci si dirige verso Santeramo:
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A d. della linea, direttamente salendo, a km. 1.5Santéramo in Collem. 503, abitanti 15 353 (Alb. Roma; Serv. Autom. per Sannicandro e Bari, pag 613), grosso paese su un colle in posizione bellissima e uno dei più alti della Puglia. Prende nome dal patrono S. Erasmo da Antiochia, che, per sfuggire alle persecuzioni di Diocleziano, si ritirò nei boschi che allora qui sorgevano intorno. Fu poi feudo dei Carafa e dei Caracciolo. E’ patria diVitangelo Laterza, missionario delle Indie, e diFrancesco Netti(1832-1894), pittore e scrittore d’arte (busto di lui, diFilippo Cifariello, nelPalazzo Comunale). Nella Chiesa del Carmine, le catacombe di S. Patrizio.
Notevole vi è la processione in onore del patrono e la cui parte più interessante è il carro. Esso è stato ricostruito artisticamente da un padre santermano residente in Inghilterra.
Carrozz. a Bari per Sannicandro (in senso inverso), pag. 627
tratto e adattato da Italia Meridionale Vol. 1, Luigi Vittorio Bertarelli, Touring Club Italiano, Milano, 1926, p. 533-534
Fonti consultate
Italia Meridionale Vol. 1, Luigi Vittorio Bertarelli, Touring Club Italiano, Milano, 1926, p. 533-534