Si può dire che Santeramo sia un paese tranquillo, ma non eccessivamente. Indaghiamo sui fatti di una fredda notte invernale, qualche giorno prima dell’Epifania del 1899.
Le 73 lire di allora rubate a Giovanni Caporizzi varrebbero oggi circa 330 euro, a cui va aggiunto il valore del resto della refurtiva.
30 lire sottratte a Leonardo Cofano varrebbero 135 euro.
Ma come mai vennero presi di mira loro due? Erano dei personaggi abbastanza in vista.
Dal breve articolo capiamo che Giovanni Caporizzi era un medico, nonchè omonimo dell’ex sindaco di Santeramo deceduto nel 1865. E’ probabile che il primo sia parente del secondo, ma si questo non ho ancora documentazione.
La famiglia santermana dei Cofano porta il soprannome di “fascianéése“, poichè proveniente dal comune di Fasano. Troviamo che a fine ottocento si trasferirono a Santeramo una coppia di fratelli, Francesco Paolo Cofano, il maggiore dei due, e il già citato Leonardo Cofano.
Francesco Paolo Cofano, che risultava svolgere la professione non meglio specificata di industriante, sposò nel 1897 Beatrice Natuzzi.
L’identità del Leonardo Cofano vittima di furto nel 1899 quindi è facilmente individuabile non essendoci omonimi all’epoca.
Leonardo Cofano aveva circa 24 anni ed era un giovane commerciante. Lo si deduce dall’atto di matrimonio, cerimonia svolta a Santeramo, dove il fasanese convogliò a nozze a fine 1900 con Addolorata Fraccalvieri. A quanto pare il furto non ebbe grosse conseguenze sulla situazione sentimentale di Leonardo.
PS: solo dopo aver completato questa breve ricerca ho saputo della recente perdita subita dalla famiglia Cofano. Un abbraccio a Vito Cofano e alla sua famiglia.
Fonti consultate
Corriere delle Puglie del 06/01/1899, p. 2