L’archivio della Famiglia Netti conserva molti documenti tra pergamene e carteggi.
La Collezione Chicago tra i vari corteggi contiene anche la testimonianza della storia che riguarda un altare tutt’ora presente nella Chiesa di Sant’Erasmo. Il documento risale al 1732, e contiene l’autorizzazione per l’erezione di una cappella con sepolcreto nella chiesa matrice.
Il prof. Raffaele Bongallino aggiunge: “Come si deduce da altre notizie di cronaca riprese dal quotidiano Corriere delle Puglie (poi Gazzetta del Mezzogiorno) intorno all’altare di Sant’Anna della “nuova” chiesa madre di Santeramo, si è riunita la famiglia Netti per gli avvenimenti importanti della famiglia (matrimoni, funerali, centenario di Nicola Netti. Celebrante padre Raffaele Netti (fratello di Francesco Netti pittore) dei padri Gerolosimini”.
ALTARE HOC
TIT.O DIVÆ ANNÆ
FRANC.US NETTI
ARDENTI STUDIO
CONSTRUENDUM
CURAVIT
ANNO DOMINI
MDCCXXXV
UT GLORIOSA
E JUSDEM
INTERCESSIONE
MALLE MORI
QVAM FŒDARI
IUGITER
ASSEQVERETUR
Il Francesco Netti a cui è riferita questa epigrafe ha legato la sua vita a Santeramo nella prima metà del settecento. Un uomo altolocato, il cui nome oggi associamo all’artista omonimo dell’ottocento. Ma in che rapporto di parentela erano i due? Il Francesco Netti a cui è dedicato l’altare è il trisavolo del pittore, cioè il nonno di suo nonno. Quanto tempo è passato!
L’altare non venne realizzato da un santermano, ma venne commissionato a Nicola Giannuzzi di Altamura. Il costo fu di 166 ducati e 70 grana.
Ringrazio Raffaele Bongallino per le preziose integrazioni.
Fonti consultate
Autorizzazione per l’erezione di una cappella con sepolcreto nella chiesa matrice di Santeramo e la dotazione di una rendita (1732), Collezione Chicago, Archivio Netti, URL consultato il 26/11/2016
Altare di Sant’Anna, didascalia di Luciano Rampino, Chiesa di Sant’Erasmo, Santeramo in Colle