Ero abbastanza indeciso se pubblicare questo articolo. Le fonti sono online, il mio compito è tirar fuori e sintetizzare un po’ di concetti. Innanzi tutto uno fondamentale: la vera libertà si realizza nel rispetto degli altri, cosa che a molti sfugge. Iniziamo.
La creazione di un’anagrafe delle persone considerate pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica risale al periodo di Francesco Crispi (1887/1896). Con la circolare n. 5116 del 25 maggio 1894 nell’ambito della Direzione generale di pubblica sicurezza fu istituito un ufficio con il compito di curare l’impianto e il sistematico aggiornamento dello schedario degli oppositori politici.
Anarchici, repubblicani, socialisti ma anche oziosi e vagabondi furono oggetto di una capillare attività di sorveglianza che alimentò un consistente archivio di fascicoli personali.
L’organizzazione dell’ufficio e dell’archivio fu modificata con successive circolari (1896, 1903, 1909, 1910 e 1911) fino ad assumere il nome di “Casellario politico centrale” con legislazione eccezionale del 1925 e del 1926.
Durante il periodo fascista l’attività di sorveglianza e controllo della polizia si amplificò comprendendo non più soltanto i politici ma tutta una indeterminata categoria di persone, definita genericamente antifascista, e gli allogeni ossia le minoranza etniche soprattutto della Venezia Giulia.
L’archivio è costituito da 152’589 fascicoli personali con documentazione prevalentemente compresa tra il 1894 e il 1945. I fascicoli contengono note informative, relazioni, verbali di interrogatori, provvedimenti di polizia, indicazioni di iscrizione nella Rubrica di frontiera o nel Bollettino delle ricerche e spesso una scheda biografica che riporta sinteticamente e cronologicamente tutta l’attività dello schedato. I documenti di data successiva al 1945 si riferiscono alle pratiche per la concessione dei benefici accordati ai perseguitati politici del regime fascista.
L’archivio conserva anche materiale a stampa (giornali, volantini, manifesti, opuscoli) e documentazione fotografica.
I fascicoli del Casellario politico centrale sono pervenuti all’Archivio centrale dello Stato a partire dal 1910 in più versamenti.
Tra i nomi presenti ci sono diversi santermani, schedati tutti in base al loro forte orientamento politico che non era in linea con i governi di allora. Riporto la tabella con nome, anno di nascita, periodo di schedatura, orientamento mestiere e annotazioni.
Denominazione | Nascita | Periodo | Colore politico | Mestiere | Annotazioni |
Erasmo Angiola |
1905 |
1925-1942 |
comunista |
bracciante |
|
Erasmo Barberio |
1905 |
1939-1943 |
comunista |
spaccapietre |
|
Vito Nicola Bitetti |
1886 |
1927-1943 |
socialista |
manovale ferroviario |
radiato |
Raffaele D’Ambrosio |
1885 |
1939-1942 |
socialista |
contadino |
|
Vito Rocco De Bellis |
1894 |
1930-1941 |
antifascista |
operaio |
confinato |
ozioso | |||||
Giuseppe Di Giorgio |
1880 |
1927-1936 |
socialista |
ferroviere ex |
radiato |
Vito Erasmo Ferorelli |
1888 |
1918-1939 |
comunista |
commesso |
radiato |
contadino | |||||
Francesco Labarile |
1905 |
1925-1939 |
comunista |
cavamonti |
diffidato |
Vitarosa Larato |
1881 |
1926-1936 |
antifascista |
radiato |
|
1866 |
1896-1942 |
socialista |
scalpellino decoratore |
radiato |
|
Francesco Lassandro |
1864 |
1914-1943 |
socialista |
radiato |
|
Vito Donato Leone |
1882 |
1930-1941 |
comunista |
contadino |
|
Giuseppe Massaro |
1884 |
1930-1940 |
antifascista |
costruttore |
iscritto alla Rubrica di frontiera |
Giuseppe Musci |
1879 |
1896-1912 |
socialista |
studente |
radiato |
nullatenente | |||||
1886 |
1924-1941 |
comunista |
operaio |
radiato |
|
bonifica | |||||
Raffaele Natuzzi |
1893 |
1930-1939 |
comunista |
contadino |
|
Nicola Paradiso |
1870 |
1912-1942 |
socialista |
capo guardie municipali |
radiato |
Stefano Paradiso |
1905 |
1929-1939 |
antifascista |
venditore ambulante |
|
Vito Pugliese |
1895 |
1928-1930 |
comunista |
marmista |
radiato |
Raffaele Sanoli |
1889 |
1928-1938 |
comunista |
ebanista |
iscritto alla Rubrica di frontiera |
contadino | |||||
Gaetano Sansolino |
1898 |
1924-1942 |
comunista |
contadino |
confinato |
denunciato al Tribunale speciale | |||||
radiato | |||||
1915 |
1937-1942 |
comunista |
contadino |
iscritto alla Rubrica di frontiera |
|
Angelo Nicola Schiavarelli |
1882 |
1914-1936 |
socialista |
contadino |
radiato |
Giuseppe Scorcia |
1895 |
1928-1940 |
comunista |
battirugine |
iscritto alla Rubrica di frontiera |
venditore ambulante | radiato | ||||
Gerolamo Tritto |
1890 |
1930-1938 |
antifascista |
mediatore |
radiato |
L’annotazione “radiato” dovrebbe indicare colui che, già iscritto in una lista di sovversivi da tenere sotto controllo (es. anarchici, socialisti, etc.) ne viene cancellato perché considerato soggetto non più pericoloso.
Tra i nomi spiccano quelli di Giovanni Laricchia, a cui ho dedicato questo articolo e il futuro sindaco Leonardo Natuzzi.
Se conoscete qualche aneddoto che li possa riguardare non esitate a contattarmi.
Fonti consultate
Casellario Politico Centrale, Archivio Centrale dello Stato, Roma
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