Siamo alla fine del diciottesimo secolo. Era uso comune a Santeramo che le famiglie più abbienti avessero alle proprie dipendenze una serie di contadini, operai, garzoni per i più disparati lavori. Saverio Paulangelo era un proprietario, sposato con Filomena Disanto. Tra i loro figli l’ultima nata fu Chiara Maria Paulangelo, il 21/11/1884 nella loro casa in Vico Quarto Maria n. 40
Tra i dipendenti di Saverio vi era un garzone, Nicola Labarile, di cui non conosco l’età, ma che immagino esser comunque giovane considerato proprio il tipo di lavoro.
Così Nicola e Chiara Maria si conobbero, molto precocemente anche in senso biblico.
Nel primo articolo si dice che Saverio Paulangelo avesse voluto tenere il segreto sulla vicenda, in modo da evitare lo scandalo. Mentre Nicola Labarile rese pubblica la cosa con l’intento di sposare la giovane ragazza. Cosa assolutamente contrastata dal padre di lei tanto da portare il caso in tribunale. Infatti, in base alla legge vigente, il limite di 12 anni portava ad un reato ben più grave.
Ipotesi sulla gravidanza
E poi, com’è andata la gravidanza di Chiarina?
Le ipotesi che avevo immaginato sono ben 6:
1 – ha partorito senza il riconoscimento del padre, e dando al nascituro il suo cognome, Paulangelo, registrandolo a Santeramo
2 – ha partorito facendo riconoscere il nascituro dal padre naturale, Nicola Labarile, che quindi gli avrebbe dato il cognome Labarile, registrandolo a Santeramo
3 – ha partorito in un altro comune e lo ha registrato nel relativo registro
4 – ha partorito disconoscendo totalmente il nascituro, registrato come proietto
5 – la gravidanza potrebbe non esser stata portata a termine per cause naturali
6 – la gravidanza potrebbe esser stata interrotta clandestinamente
Se l’abuso è avvenuto nell’estate 1895, come indicato nel primo articolo, quando Chiarina aveva 10 anni e mezzo, il parto dovrebbe essere avvenuto nella primavera nel 1896.
Se è valida la seconda data riferita dal giornalista allora il parto si sposta sulla primavera del 1897.
Il processo ha dato infine ragione alla difesa di Nicola Labarile, per cui si è dimostrato che nell’estate riferita Chiarina avesse già 12 anni compiuti, e quindi il concepimento avvenne nell’estate del 1897, qualche mese prima che Chiarina potesse compiere i 13 anni, e di conseguenza la nascita dovrebbe esser avvenuta nella primavera del 1898.
Probabilmente gli avvocati dell’accusa sostenevano che vi erano stati rapporti tra i due anche prima che si arrivasse alla gravidanza, cosa che nel processo non si è riuscita a dimostrare.
Ricerca tra gli atti di nascita
Ho provato a scandagliare i registri di nascita degli anni 1896, 1897, 1898 e 1899.
Per l’ipotesi 1 non ho trovato atti di nascita riconducibili a Chiara Maria Paulangelo.
Per l’ipotesi 2 negli stessi anni ho trovato alcuni atti di nascita il cui padre era Nicola Labarile, ma si tratta semplicemente di omonimi, dato che vengono riportati i nomi delle legittime mogli.
L’ipotesi 3 è impossibile da verificare, ma questo avrebbe comportato il trasferimento della ragazza in altro paese, il che non è credibile, anche per un’altra ragione che vediamo a breve.
L’ipotesi 4 è probabile ed eventualmente verificabile: in tutti gli atti di nascita veniva indicato chiaramente quando un bambino veniva abbandonato alla ruota dei proietti o portato all’ufficio del registro civile dalla sola levatrice che manteneva l’anonimato della madre naturale. Ho cercato nella prima metà del 1898 individuando 4 esposti, nati il 29 gennaio, il 7 aprile e il 9 maggio. In assenza di note di rettifica sui relativi atti di nascita è impossibile ricondurli a Chiarina.
L’ipotesi 5 è abbastanza plausibile considerato il periodo storico e la giovane età della ragazza.
L’ipotesi 6 la escluderei in quanto allo scandalo si aggiungerebbe altro scandalo.
Il matrimonio
La vita di Chiarina non si è di certo fermata, e a diciott’anni, è riuscita a trovare un legittimo marito, e non si tratta di Nicola Labarile. Il 12 febbraio 1903 sposò a Santeramo il calzolaio ventottenne Nunzio Giove. Quest’ultimo porta lo stesso nome del padre, deceduto nel 1874 alcuni mesi prima della sua nascita. Il fatto che Chiarina sia rimasta a Santeramo va quindi ad escludere l’ipotesi 3.
Una nuova famiglia
Ma riuscì ad avere figli dopo il matrimonio con Nunzio Giove?
La ricerca non è semplice, in quanto gli indici degli atti di nascita di inizio 1900 riportano solo nome e cognome dei nascituri, senza indicare i genitori. Mi sono basato sui nomi dei genitori di Nunzio Giove e di Chiara Maria Paulangelo, e ho trovato almeno quattro figli.
Maria Giuseppa Giove, nata nel 1905, si è poi sposata due volte, nel 1931 con Erasmo Sette e nel 1958 con un certo Luigi Vittorio Cremis, un cognome diffuso nel leccese.
Nunzio Vito Giove, nato nel 1906.
Saverio Vito Pascazio Giove, nato nel 1908, si è sposato nel 1941 con Maria Vita Ciccarone.
Filomena Giove, nata nel 1910.
Quindi Chiara Maria Paulangelo ha avuto una nuova vita, e si è spenta il 10/04/1962 a 77 anni.
Fonti consultate
Corriere delle Puglie del 05/07/1902, p. 3
Corriere delle Puglie del 06/07/1902, p. 3