Il suicidio della quindicenne

Il tema dell’acqua è stato sempre rilevante in Puglia e nelle regioni con pochi corsi fluviali. Praticamente ogni masseria aveva almeno un pozzo da cui attingere l’acqua sia per il consumo in casa che per l’abbeveramento degli animali. Come rappresentano una necessità per la vita costituiscono anche un pericolo per chi vi si porge.
Anche Santeramo annovera una giovane vittima, riportata nelle cronache dell’epoca come suicida.

Corriere delle Puglie del 15/04/1889, p. 2
Santeramo 11

Per dispiaceri di famiglia, una tale Maria Maranghino  si è suicidata, gettandosi in un pozzo dove è stata estratta cadavere.

tratto e adattato dal Corriere delle Puglie del 15/04/1889, p. 2

Atto di Morte di Maria Maranghino del 1889
Atto di Morte di Maria Maranghino del 1889

Cadere in un pozzo lascia poche possibilità di salvezza, e chi vi finisce dentro viene successivamente additato di averlo fatto intenzionalmente. Nel 1889 Maria Maranghino era orfana di entrambi i genitori. Non sappiamo quali fossero esattamente i retroscena, se le cose andarono davvero così, al giorno d’oggi il dubbio rimane.

Il cognome Maranghino, o in alcuni documenti più antichi Maranchino, ha una lunga storia a Santeramo, sebbene sia oggi molto raro in tutta Italia.
Maria Maranghino nacque nel 1875 da un giumentaro, Pietro Maranghino e da Maria Erasmo Colacicco.
Pietro Maranghino ebbe due matrimoni. Infatti sposò prima Maria Erasmo Colacicco nel 1872, deceduta a soli 27 anni pochi mesi dopo la nascita della figlia Maria nel 1875. Poi sposò Rosa Maria Stano nel 1876.
Pietro Maranghino era figlio di Vito Antonio Maranghino, a sua volta giumentaro e da Vittoria Viesti, sposati nel 1842.
Andando ancora nel passato abbiamo un altro Pietro Maranchino, figlio di Simone Maranchino

Famiglia Maranghino - Colacicco
Famiglia Maranghino – Colacicco
Fonti consultate

Corriere delle Puglie del 15/04/1889, p. 2

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