Raffaele Leone, parlamentare

Raffaele Vito Leone nacque a Santeramo il 14 aprile 1909 da Francesca Bitetti e suo marito Giuseppe Vito Sante Leone, di professione contadino.

Atto di nascita di Raffaele Leone nel 1909
Atto di nascita di Raffaele Leone nel 1909

Tra i 10 figli della coppia c’era anche Orlando Leone. Quest’ultimo è stato il fondatore nel 1958 della Cassa Rurale ed Artigiana di Santeramo in Colle. Da notare che il cognome Leone è frutto di un errore di trascrizione del diciannovesimo secolo. Infatti il nonno paterno di Raffaele Vito Leone si chiamava Raffaele Di Leone, come risulta dal suo atto di nascita del 1852.

Famiglia Leone - Bitetti
Famiglia Leone – Bitetti

Raffaele Vito Leone visse dignitosamente in una famiglia povera. Durante la prima guerra mondiale, già da bambino lavorava vendendo petrolio nei gelidi inverni per le strade di Santeramo. Studiò tra i frati minori conventuali, e questa formazione cattolica sarà poi determinante nella sua crescita.

Raffaele Leone frate

Il 23 ottobre 1938 a Roma sposò Onelia Rizzardi. Tra i figli si ricordano i nomi di Francesca Leone, Antonino Leone e Giuseppe Leone.

Ha combattuto nella seconda guerra mondiale sul fronte russi fino al 8 settembre 1943, quando fu catturato e fatto prigioniero in Germania. Finita la guerra tornò a Taranto dove fu docente di lettere all’Istituto magistrale “Livio Andronico“. Nel 1947 fondò un giornale chiamato Il Popolo Nuovo.

Raffaele LeoneNel 1954, divenne componente del Comitato Provinciale della Democrazia Cristiana e successivamente ricoprì altre importanti incarichi nel partito fino a diventare consigliere nazionale e membro della Segreteria Generale (1958). Nel 1955 fu segretario comunale e nel 1956 divenne il primo sindaco democristiano di Taranto. Fu tra i principali sostenitori dell’industrializzazione della città con la costruzione dell’Italsider proprio a Taranto. E diede notevole impulso alla realizzazione dello stabilimento Ferrosud di Jesce con la collaborazione dell’avvocato Pietro Sette.

Infine fu eletto Deputato al Parlamento nelle elezioni politiche del 1958 con 54’163 voti e in quelle del 1963.

Tra le leggi che ha proposto e in cui appare come primo firmatario, 12 sono diventate leggi, riguardanti il mondo dell’istruzione, gli invalidi civili e i porti. Propose in parlamento anche l’adozione di una legge organica per la salvaguardia dell’ambiente che regolasse l’istituzione di parchi e riserve naturali e la tutela di aree di particolare interesse naturalistico.

Raffaele Leone 2LEONE ed altri: Norme integrative della legge 19 marzo 1955, n. 160, per quanto concerne il conferimento delle supplenze annuali (iniziativa Parlamentare) – C.1861, 19 dicembre 1959

LEONE ed altri: Modificazioni alla legge 12 novembre 1955, n. 1137, per quanto concerne l’avanzamento dei capitani del ruolo normale dei Corpi di Commissariato militare marittimo e delle Capitanerie di porto (iniziativa Parlamentare) – C.3025, 19 maggio 1961

LEONE: Modificazioni all’articolo 32 della legge 18 marzo 1958, n. 349, sullo stato giuridico ed economico degli assistenti universitari (iniziativa Parlamentare) – C.42, 24 maggio 1963

LEONE ed altri: Concessione di assegno vitalizio ai mutilati e invalidi civili (iniziativa Parlamentare) – C.157, 27 giugno 1963

LEONE: Modifica all’articolo 143 della legge 12 novembre 1955, n. 1137, sull’avanzamento degli ufficiali dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica (iniziativa Parlamentare) – C.700, 31 ottobre 1963

LEONE ed altri: Norme per l’assunzione nei ruoli organici dei presidi o capi di istituto in possesso di particolari requisiti e condizioni (iniziativa Parlamentare) – C.1777, 28 ottobre 1964

LEONE ed altri: Norme per l’assunzione nei ruoli organici dei direttori incaricati degli istituti e scuole d’arte (iniziativa Parlamentare) – C.1778, 28 ottobre 1964

LEONE ed altri: Norme integrative della legge 22 ottobre 1961, n. 1143, relative agli impiegati dello Stato delle carriere speciali (iniziativa Parlamentare) – C.1903, 4 dicembre 1964

LEONE ed altri: Norme per la sistemazione del personale delle categorie del congedo dell’Aeronautica militare trattenuto in servizio per esigenze particolari (iniziativa Parlamentare) – C.1905, 4 dicembre 1964

LEONE e SEMERARO: Modifiche all’articolo 3 della legge 14 febbraio 1963, n. 143, concernente la concessione di un contributo di lire 1 miliardo alla Società stabilimenti navali di Taranto per la costruzione di un bacino galleggiante di carenaggio (iniziativa Parlamentare) – C.1962, 23 dicembre 1964

LEONE e PITZALIS: Istituzione della qualifica di archivista superiore nel ruolo della carriera esecutiva dell’Amministrazione centrale della pubblica istruzione dei Provveditorati agli studi (iniziativa Parlamentare) – C.2079, 11 febbraio 1965

LEONE e RUSSO SPENA: Estensione agli ufficiali medici di polizia delle norme sui limiti di età per la cessazione del servizio previsti dalla legge 18 ottobre 1962, n. 1499 (iniziativa Parlamentare) – C.2430, 4 giugno 1965

Morì a Roma il 29 maggio 1967. La Gazzetta del Mezzogiorno gli dedicò un articolo ripercorrendo la sua biografia, e l’anno successivo si svolse una cerimonia a Taranto alla presenza di diverse autorità.

La Gazzetta del Mezzogiorno del 30/05/1967, p. 2
La scomparsa a Roma dell’on. Raffaele Leone
Deputato per due legislature, era stato primo sindaco democristiano di Taranto.

Vivissimo cordoglio nella città bimare e in tutta la sua circoscrizione elettorale

Roma, 29 maggio
E’ morto oggi nella sua abitazione romana l’on. Raffaele Leone. Al momento della morte erano ai suo capezzale la madre del parlamentare, la moglie signora Onelia Rizzardi, i figli Giuseppe, Antonino e Francesca e i fratelli. L’on. Raffaele Leone – come si ricorderà – aveva subito un intervento chirurgico nel novembre scorso e da allora non si era ristabilito.
All’on. Raffaele Leone subentra alla Camera l’on. Giuseppe Sasso.

Dalla nostra redazione tarantina
Taranto. 29 maggio
La notizia della scomparsa dell’on. Leone si è sparsa rapidamente in città e in tutte le tre provincie della circoscrizione Lecce, Brindisi e Taranto, di cui il defunto parlamentare è stato deputato per due legislature, dove e stata accolto dovunque con profonda emozione.
E proprio l’entità di questa emozione testimonia il grande vuoto che l’on. Raffaele Leone lascia nella città che lo ha visto protagonista di tante battaglie ed alla quale, egli ha dato il meglio di se stesso, senza mai risparmiare le sue eccezionali capacità di ingegno e di lavoro.
Taranto deve molto all’on. Raffaele Leone. Dopo essere stato in prima linea, durante la recessione economica cittadina negli anni dell’immediato dopoguerra, nella difesa dei posti di lavoro negli stabilimenti militari, nei cantieri navali e nelle altre aziende collaterali all’arsenale, fu tra i primi a intuire la possibilità che lo stabilimento siderurgico dell’Italsider venisse realizzato a Taranto e si battè con entusiasmo e tenacia affinchè questa possibilità si trasformasse in realtà concreta.
Ma si può dire che non c’è stato problema cittadino alla cui soluzione, alla cui impostazione o alla cui individuazione egli non abbia contribuito: per tutti basta citare il piano per l’edilizia scolastica che fu da lui impostato nei due anni in cui è stato sindaco della città.
Accanto alla sua azione in favore della città si colloca quella, intensa ed efficace, in favore di intere categorie di cittadini, tradotta in proposte di legge che hanno ottenuto l’approvazione del Parlamento. Tra le più recenti la legge per gli invalidi civili e quella per il collocamento in ruolo degli insegnanti abilitati, entrambe interessanti centinaia di migliaia di cittadini. L’ultima legge approvata dal Parlamento alla quale il suo nome rimane legato è quella per il finanziamento dell’ammodernamento e della ristrutturazione dell’arsenale di Taranto, di cui è stato relatore.
Ma pur profondendo tesori di energia in questa attività così qualificata, l’on. Raffaele Leone dedicava ancor oggi gran parte del suo tempo alla soluzione dei casi umani che gli venivano prospettati.
L’on. Leone era uomo di larga cultura, di grande preparazione, di notevoli capacità politiche. E malgrado tutto questo, anzi forse proprio per questo, era uomo di impressionante umiltà. Sempre aperto al contatto umano, sempre pronto al dialogo, sempre disponibile ad ascoltare gli altri, rivelava insospettabili capacitàa di lottatore quando si trattava di difendere le tesi in cui credeva o di condurre una battaglia che riteneva giusta.
L’on. Raffaele Leone era nato il 14 aprile 1909 a Santeramo. in provincia di Bari. e risiedeva a Taranto fin da quando rientrò in Italia dalla prigionia.
Durante la seconda guerra mondiale. infatti, combattè sul fronte russo e, dopo l’8 settembre 1943. fu deportato in Germania, Una volta liberata, riprese il suo lavoro di docente di lettere all’Istituto magistrale “Livio Andronico“. Iniziò subito l’attività di pubblicista e di sindacalista (era dirigente nazionale del Sindacato professori di scuola media). Nominato presidente della Giunta diocesana di A.C., fu poi presidente dei gruppi laureati di A.C., delegato regionale, consigliere nazionale del Movimento laureati di A.C. e consigliere nazionale dell’ Unione cattolica insegnanti medi. Entrato nella vita politica, nel 1947 fu eletto componente del comitato provinciale della DC e divenne segretario provinciale del partito nel 1954. Due anni dopo fu il primo democristiano ad essere eletto sindaco di Taranto. dopo una competizione elettorale che, grazie anche alla sua forte personalità, consenti alla DC di strappare al PCI la maggioranza consiliare.
Due anni dopo, nel 1958, fu eletto deputato al Parlamento nella circoscrizione Taranto-Lecce-Brindisi e fu rieletto nel 1963. Alla Camera è stato componente delle Commissioni Finanza e Pubblica Istruzione, nonché componente della commissione di indagine sulla scuola. Più volte e-letto consigliere nazionale della DC, all’ultimo congresso fu designato a questo incarico in rappresentanza dei deputati democristiani.
Era anche presidente onorario della libera Associazione nazionale degli invalidi civili, presidente dell’Associazione pugliesi in Roma, presidente onorario regionale dell’Unione famiglie numerose, presidente onorario dell’Associazione degli invalidi del lavoro per la Puglia.
La salma dell’on. Raffaele Leone giungerà a Taranto mercoledì prossimo e il feretro sarà esposto nel tempio di S. Antonio ove saranno celebrati i funerali a spese del Comune. L’Amministrazione comunale di Taranto, nell’intento di onorare degnamente la memoria dell’on. Leone, che come sindaco e come parlamentare profuse con forte e generoso impegno tutte le sue energie per l’ascesa democratica della città, ha deciso di tributare all’illustre scomparso solenni funerali. L’elogio funebre sarà pronunciato dal sindaco prof. Angelo Vincenzo Curci.

La Gazzetta esprime il suo vivissimo cordoglio ai familiari del valoroso parlamentare scomparso, del quale ricorda l’opera feconda e appassionata al servizio del Paese ed in particolare delle popolazioni della nostra regione.

tratto e adattato da La Gazzetta del Mezzogiorno del 30/05/1967, p. 2

La Gazzetta del Mezzogiorno del 15/06/1967, G.B., p. 2
L’on. Raffaele Leone commemorato alla Camera
Il presidente Bucciarelli Ducci ed il ministro Scaglia ne hanno ricordato la figura di combattente, educatore, amministratore e politico

Dalla nostra redazione romana
Roma, 14 giugno
All’inizio dell’odierna seduta la Camera ha commemoralo l’onorevole Raffaele Leone, recentemente scomparso. Il presidente dell’assemblea Bucciarelli Ducci ha ricordato che Raffaele Leone ha sopportato la lunga malattia che lo ha condotto alla morte con grande forza d’animo, “la stessa forza d’animo che gli aveva consentito di sopportare la deportazione in Germania e le sofferenze patite in campo di concentramento“.
Raffaele Leone – ha proseguito Bucciarelli Ducci – uomo di cultura e di notevoli capacità politiche e possedeva qualità di autentico lottatore nel difendere le tesi che riteneva giuste. Nato a Santeramo in provincia di Bari nel 1909, laureato in lettere, fu ordinario nelle scuole medie superiori statali. Combattente nella seconda guerra mondiale e reduce dalla deportazione, riprese l’insegnamento diventando presidente del Sindacato professori della scuola media. Nel 1956 fu eletto sindaco dí Taranto e in tale veste si battè per l’installazione nella città dello stabilimento dell’Italsider. Eletto deputato nel 1958 e riconfermato nel 1963 fu membro delle Commissioni Interni, Difesa e Istruzione.
Alla Camera manifestò la sua competenza per i problemi del Mezzogiorno ed esplicò un’attività intensa, particolarmente in favore degli invalidi civili e del lavoro, e per la soluzione dei problemi della scuola. Fu anche membro della commissione d’indagine sulla scuola. Unanime è il rimpianto per la sua scomparsa, soprattutto in coloro che lo ebbero come docente, e tra gli invalidi civili e del lavoro, della cui associazione fu presidente. Egli – ha concluso il Presidente della Camera – rimarrà per tutti la luce di un esempio confortante.
A nome del Governo si è associato alla commemorazione il ministro Scaglia. Egli ha ricordato che l’onorevole Raffaele Leone, per le sue virtù di uomo, di cittadino e di parlamentare, lascia un esempio che non sarà dimenticato.

tratto e adattato da La Gazzetta del Mezzogiorno del 15/06/1967, G.B., p. 2

Raffaele Leone by Ludovico SchiranoPoco più di un anno dopo la scomparsa, presso l’istituto magistrale “Livio Andronico” di Taranto, si svolse una cerimonia commemorativa.
Il preside dell’istituto era Vitantonio Leone, fratello di Raffaele.
Intervenne il ministro Italo Giulio Caiati, e in tale occasione venne esibita un busto di bronzo realizzato dall’artista tarantino Ludovico Schirano.

La Gazzetta del Mezzogiorno del 10/09/1968, p. 19
Il busto dedicato al parlamentare jonico
L’on. Raffaele Leone: una vita per il popolo
La figura morale e l’opera appassionata dello scomparso nella commossa rievocazione del ministro Caiati

Taranto, 9 settembre
Il ministro per gli Interventi straordinari nel Mezzogiorno on. Italo Giulio Caiati ha presenziato oggi all’annunciata cerimonia di scoprimento del busto del compianto on. Raffaele Leone, nell’istituto magistrale “Livio Andronico” dove il prof. Leone insegnò per anni.
Sono bastate due legislature – ha detto il Ministro cominciando il suo discorso commemorativo – per rivelare il legislatore autorevole e competente, soprattutto per ciò che concerneva i problemi della scuola, de l’organizzazione militare e del lavoro; ma il profilo specifico dell’attività di Raffaele Leone si individua in grado positivo non tanto per la caratterizzazione di interessi di ordine tecnico, quanto per il respiro umano e cristiano con il quale il parlamentare tarantino vivificò il suo lavoro al servizio degli ideali politici, dei suoi principi religiosi e dell convinzioni morali.
L’on. Raffaele Leone fu – ha aggiunto l’oratore – combattente in Russia e poi deportato in Germania; in ogni momento della sua esistenza portò il bisogno profondo e istintivo di sentirsi in comunione con gli altri, di dissolvere la superbia nell’umiltà della convivenza umana. ​In queste capacità di legare col prossimo è il segreto del fascino che esercitò sui giovani dalla cattedra e del trasporto che per lui ebbe la gente più umile, alla quale egli si dedicò senza contropartita elettorale.
Si impegnò – ha detto ancora il Ministro – nella discussione di vari bilanci ministeriali, nel dibattito per il piano di sviluppo della scuola e in quello per lo statuto speciale della regione Friuli-Venezia Giulia; innumerevoli furono gli interventi nelle discussioni delle proposte affidate alle commissioni. Tale impressionante fervore andò declinando con la quarta legislatura, tuttavia Raffaele Leone fu in questo periodo autorevole relatore del bilancio della pubblica istruzione. Raramente, ha fatto osservare il ministro Caiati, un mandato parlamentare fu meglio attribuito: gli elettori, specie quelli di Taranto che lo avevano visto alla prova come sindaco, ne apprezzarono il dinamismo, l’intelligenza, la probità, la ricerca affannosa delle soluzioni più soddisfacenti per il popolo tarantino. L’interpretazione che egli volle dare alla rinascita del Mezzogiorno fu costantemente ricca di dignitosa carica umana illuminata da seria cultura e larga partecipazione. E forse fu questa passione di ardente e combattivo difensore degli infelici e dei diseredati, di sostenitore dei diritti degli invalidi civili, di sindacalista della scuola e di docente, oltre che di indagatore delle esigenze del Mezzogiorno, a minare il suo fisico che aveva già sopportato la dura prova della guerra e della deportazione.
La cerimonia aveva avuto inizio con un discorso del vice preside dell’Andronico, prof. Tanzarella. Questi aveva ringraziato i presenti a nome dei colleghi e, dopo aver ricordato i lunghi anni di lavoro al fianco dell’on. Leone, aveva sottolineato che la cerimonia stessa è impegno ad illuminare l’azione di docenti con l’amore per la libertà, il senso della giustizia, lo spirito sinceramente democratico.
Era seguita la benedizione del busto da parte dell’arcivescovo mons. Motolese e lo scoprimento.
A conclusione ha parlato brevemente il preside, prof. Vitantonio Leone, fratello dello scomparso.
Presenti alla cerimonia il sottos. Genco, il sen. Orlando, l’on. Mazzarino, l’on. Agrimi; il sindaco di Taranto prof. Curci, il vice prefetto dott. Costantini, il presidente dell’Amministrazione provinciale prof. Lazzaro, il questore dott. Capitaneo; il segretario provinciale della Democrazia Cristiana prof. Conte col capo della segreteria – dott. Fumarola; il direttore del Centro didattico nazionale per l’istruzione tecnica prof. Trotta, il provveditore agli studi dott. Lombrassa; il comandante di Marina Taranto ammiraglio – Bartoli, il comandante interinale della Legione della guardia di finanza ten. col. D’Alessio con il ten. col. Setti, il comandante del gruppo CC. ten. col. Giuri; il comandante dei vigili urbani ten. col. Stefano; il . presidente della Camera di commercio dott Monfredi, il direttore provinciale delle Poste dott. Losito, il presidente dell’Ept. comm. Fiorino.
Dei familiari dello scomparso erano presenti la vedova sig.ra Onelia, i figli Giuseppe. Franca e Ninni, sorelle e fratelli, nipoti.

tratto e adattato da La Gazzetta del Mezzogiorno del 10/09/1968, p. 19

Il figlio Giuseppe Leone è stato anch’egli parlamentare mentre il nipote Raffaele Leone è stato consigliere comunale a Taranto dal 2000 al 2006.

Nel Palazzo Municipale di Santeramo è esposta una scultura realizzata dopo la sua morte da Hero Paradiso a Beverly Hills.
A Santeramo gli è stata dedicata una piccola piazza a poca distanza dalla Chiesa di Sant’Erasmo.
A Taranto porta il suo nome una via cittadina, mentre a Marina di Ginosa è stato intitolato a suo nome l’istituto comprensivo.

Fonti consultate

La Gazzetta del Mezzogiorno del 30/05/1967, p. 2
La Gazzetta del Mezzogiorno del 15/06/1967, p. 2
La Gazzetta del Mezzogiorno del 10/09/1968, p. 19
Il Prof. Raffaele Leone ritorna nel suo Magistrale, Domenico Lobascio, Il Mio Paese n. 6, Santeramo in Colle, 1968, p. 2
L’Altra Murgia, Gianni Plantamura, p. 55, 218
Archivio Sartori: documenti di storia e arte francescana, Volume 3, Parte 1Antonio Sartori, Giovanni M. Luisetto, Biblioteca antoniana, Basilica del Santo, 1988, p. 786
Commemorazione on. Raffaele Leone, Portale del Comune di Santeramo, 28/05/2009
Raffaele Leone
, Camera dei deputati, Portale Storico
Annuario politico italiano
, 1964

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