I primi caduti santermani della Grande Guerra

Il 2015 segna il centenario della partecipazione dell’Italia alla Grande Guerra. Anche Santeramo ha pagato il suo tributo di sangue, lasciando partire al fronte i suoi giovani ragazzi.
Si combatteva a quasi mille chilometri di distanza, nella zona dell’Isonzo al confine tra Friuli e Slovenia. E le comunicazioni di quello che accadeva poteva avvenire anche a settimane di distanza.
La prima vittima santermana di cui giunse notizia si chiamava Michele Natuzzi. Ho scoperto che era figlio dei miei trisavoli, Leonardo Natuzzi, proprietario allora cinquantenne, e Teresa Cardinale, di sei anni più giovane, giunta alla sua ultima di 14 gravidanze. Nacque giovedì 22/08/1895 in via Borgo Nuovo n. 24.

Atto di nascita di Michele Natuzzi
Atto di nascita di Michele Natuzzi

Essendo nato a Santeramo rientrava nel distretto militare di Barletta. Era parte del 131 Bersagliere. 5° Reggimento.

In base ai piani di Cadorna le truppe italiane irruppero lungo il confine. Nei primi giorni di giugno, vennero occupate Gradisca e Plava, oltre l’Isonzo, e impedendo così al nemico di comunicare con il fondo valle. Il 9 giugno 1915 il 5° Reggimento passa alla dipendenza della 7a divisione per l’attacco delle posizioni di S. Maria e di S. Lucia e nella notte sul 13 giugno coadiuva la 33a divisione e la brigata Valtellina, spingendo i suoi reparti fino a Ciginj, sulla rotabile Selo-Volzana e tra Osteria (q. 179), molino di val Kamenca, ad ovest di Volzana.

Territorio occupato, contrassegnato in grigio, dalle truppe italiane durante la prima fase del conflitto
Territorio occupato, contrassegnato in grigio, dalle truppe italiane durante la prima fase del conflitto

Michele Natuzzi morì nella prima battaglia dell’Isonzo, a seguito di ferite riportate in combattimento, sul fronte a est di Udine, il giorno sabato 19/06/1915. L’ospedale di Cividale in cui morì si chiama proprio “Ospedale da guerra della Croce Rossa n. 10”, ed era l’ospedale più vicino al fronte in quella zona.
La notizia giunse a Santeramo solo dopo diverse settimane, tramite un telegramma espresso di stato inviato dal Ministero della Guerra il 14/07/1915.

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Un morto in guerra

SANTERAMO IN COLLE. 18.
Diversi feriti stanno sopportando con coraggio o rassegnazione la cura nei rispettivi ospedali, anelando il momento della guarigione per ritornare a difendere la nostra Patria.
A seguito di ferite riportate in battaglia è deceduto da prode il bersagliare Michele Natuzzi di Leonardo.
Vada alla sua famiglia da questa cittadinanza il conforto di aver dato i natali a tanto valoroso soldato.
Questo Comitato civile conforta e incoraggia già la impiglia alla rassegnazione.
Ecco come il comandante maggiore De Luca dal 5. Bersaglieri comunica a questo Sindaco la notizia:
Questo Comando con dispiacere e dolore comunica a V.S. Ill.ma il decesso del bersagliere Michele Natuzzi dì Leonardo, classe 1895 al n. 153 d’estrazione, avvenuto in seguito a ferite riportate in combattimento.
Si prega di voler comunicare alla famiglia, con tutta cautela, la dolorosa perdita, assicurandola nel contempo che il Natuzzi, non curante del pericolo, è caduto in fronte al nemico, pugnando da forte, ed offrendo con slancio generoso la sua vita per l’onore e la grandezza della Patria“.

tratto e adattato da Corriere delle Puglie del 19/07/1915, p. 3

Telegramma annunciante il decesso di Michele Natuzzi, Archivio Storico Comunale di  Santeramo in Colle. Foto di Luciano Rampino
Telegramma annunciante il decesso di Michele Natuzzi, Archivio Storico Comunale di Santeramo in Colle. Foto di Luciano Rampino

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Ma occorre considerare che potrebbe non esser stata proprio la prima vittima santermana del conflitto bellico, dato che si tratta del soldato di cui per primo il Comune, e subito dopo la famiglia, appresero la notizia del decesso, con un telegramma giunto a Santeramo il 17/07/1915, cento anni fa.
L’archivio del comune conserva molti altri telegrammi con le identiche parole, “non curante del pericolo è caduto in fronte al nemico pugnando da forte”.
Se si scorre l’elenco dei santermani caduti e dispersi nella prima guerra mondiale, si può notare che vi sono due nominativi di soldati che risultano dispersi prima di Michele Natuzzi: Vitantonio Lella nato a Castellaneta (12/06/1915) e Francesco Colacicco (18/06/1915). La data corrisponde quasi sempre al momento dell’assalto, dopo il quale in molti casi non si riusciva più ad identificare il soldato morto. Questa è la ragione per la quale molti soldati risultano con la dicitura “disperso”.

Tempio Ossario di Udine
Tempio Ossario di Udine

La sua foto non compare tra quelle del Gruppo d’onore dei reduci e degli eroi caduti per la Patria. Mentre il nome di Michele Natuzzi è inciso sulle lapidi al centro di Piazza Di Vagno e Santeramo, ed è anche riportato nell’Albo d’Oro dei caduti della Grande Guerra (Puglie I, Volume XVII, pagina 358). Risulta deceduto nell’Ospedale di Guerra n.10 (a Cividale, Udine, secondo i documenti dell’archivio comunale, per ferite riportate in combattimento. La sepoltura attuale è la 3310000001 a Udine presso il Tempio Ossario. Tomba: 5759

Il nominativo di Michele Natuzzi è riportato anche a pag. 266 nella lapide in ricordo dei caduti della contrada Cellamare, al confine con Gioia, che era stata posta sulla facciata della scuola rurale sita in contrada Bellarosa nel 1929, ora non più esistente.

Ringrazio Luciano Rampino per le preziose informazioni fornitemi.

Fonti consultate

Cara madre ti faccio sapere…, Giulia Poli Disanto, 2005, p. 45
5° Reggimento Bersaglieri, Cime e Trincee
16 giugno 1915. Gli alpini alla conquista di Monte Nero. Momenti della grande guerra 1915-1918, Pierluigi Scolè, Il Melograno Editore, 2010

 

 

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