Angelo Tangorra, l’artista americano

Ci sono santermani che hanno fatto molto della loro vita, spesso allontanandosi dalla nostra paese e che molto hanno dato alla società. Lavoratori e artisti hanno espresso quello che hanno avuto da Santeramo, portando nel mondo l’orgoglio di rappresentare la propria terra.
Ho già parlato della Società Mutuo Soccorso Francesco Netti, fondata a New York ad inizio novecento dagli emigrati santermani in America. Tra i suoi presidenti c’è stato Angelo Tangorra, scrittore, poeta, illustratore, pittore e scultore. Un artista a 360 gradi che poco conosciamo.

Con l’aiuto di Ubaldo Fraccalvieri, che cura la pagina Facebook dedicata ad Angelo Tangorra, sono riuscito a ricostruire gran parte dell’albero genealogico dell’artista.

Angelo Tangorra nacque il giorno 1 agosto 1872 da Luigi Tangorra e Lucia Milano. Il padre Luigi, come anche il nonno Giuseppe Tangorra, erano dei muratori, e per questo Angelo Tangorra, trovandosi in una famiglia benestante, ha potuto continuare la scuola, fino a diplomarsi prima in un istituto tecnico, e poi all’Istituto di Belle Arti di Napoli.

Famiglia Tangorra - Vitale
Famiglia Tangorra – Vitale

Nel 1902 fu tra i primi santermani che lasciarono l’Italia alla volta degli Stati Uniti d’America, divenendo un emigrante. A New York sposò Maria Vitale nel 1907.
Realizzò tre dipinti per la Chiesa di S. Giuseppe di Oradell (New Jersey), ma purtroppo tali quadri sono andati persi a seguito di un incendio del 1949.
Guidò la società di mutuo soccorso dei santermani, di cui fu anche presidente Bartolomeo Paradiso. C’è da dire che non è l’unica cosa che lo accomuna a quest’ultimo. Dalla ricostruzione dell’albero genealogico è emerso che i due avevano una coppia di bisnonni in comune: Maria Bitetti e Michele Tangorra, anch’egli muratore.
Ebbe diversi figli. Morì nel Bronx nel 1948, storico quartiere in cui si sono alternati nei decenni diversi gruppi etnici. Oggi è la nipote Joanne Tangorra a a preservarne la memoria.
Quelli che riporto di seguito sono solo un paio di articoli dedicati alla sua vita, il primo di quasi un secolo fa, il secondo scritto direttamente da Ubaldo Fraccalvieri nel momento ha riscoperto l’artista santermano.

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La Puglia nel mondo: rivista regionale illustrata, New York, 1927, p.52-53
SOCIETA’ di M. S. “FRANCESCO NETTI” FRA I CITTADINI di SANTERAMO (Bari)

E’ un Sodalizio a modo. Non numeroso perchè la Colonia di Santeramo è divisa, una parte vive in New York, parte a Chicago e parte ad Oakland, California.
Ma quei pochi che qui risiedono sono organizzati in due distinte Società: la Francesco Netti e la Santeramo in Colle. Entrambi patriottiche, entrambi gloriose, entrambi distintissime in opere filantropiche.
Questa volta parliamo della Francesco Netti.
Conta su per giù un centinaio di soci attivi che si adunano mensilmente a scopo di mutuo soccorso. Vivono in quell’umiltà silenziosa che li distingue, e non amano ne’ reclame e ne’ frastuoni.

Angelo Tangorra
Angelo Tangorra

Ne è presidente un esimio professionista: il Prof. Angelo Tangorra, una simpatica figura di artista e di Italiano.
Certamente, una Societa’ che ha come capo un uomo della tempra di Tangorra, non può non affermarsi e non produrre frutti di vita.
Ed innanzi al nome di Angelo Tangorra è necessario che ci fermiamo un poco.
Egli ebbe i natali a Santeramo in Colle. Frequentò con lode i corsi elementari, tecnici e si licenziò dallo Istituto Tecnico in giovanissima età.
Indi, inclinato allo studio della scultura e della pittura, si ascrisse e si licenziò dall’Istituto di Belle Arti di Napoli.
Il giovane artista si affermò rapidamente nella nostra Puglia ove die’ prova della sua capacità e del suo lucido ingegno.
Colto dalla febbre di espatrio, varcò anche lui la soglia degli Stati Uniti, e gustò le delizie dei primi tempi d’emigrazione!!
Eppure, nei giorni grigi della lotta per l’esistenza, egli fu l’uomo che seppe e volle vincere ogni ostacolo ed ogni sopruso.
Si dedicò all’arte, e da essa traeva la forza per ingaggiare nuove lotte, nuovi sacrifizi.
Se col pensiero ci portiamo nella Chiesa di S. Giuseppe di Oradell, New Jersey, assistiamo con devozione innanzi a tre artistici quadri: – del S. Giuseppe, del battesimo di Cristo, e dell’Incoronazione della Vergine.
Sono tre quadri che e per il concetto religioso che racchiudono e per l’espressione ascetica dell’artista Tangorra, destano sensi di profondo raccoglimento.
In essi il Tangorra ha infuso l’animo suo oltre che di credente, di forte pensatore.
Ha dato un’espressione tutta propria, una forza singolare, una vivacità di colori espressivi che appagano completamente il senso estetico.
Oltre a ciò, egli nel pascolo pugliese che pubblicheremo, ha fatto rivivere uno di quei tipici e caratteristici momenti vespertini, quando la contadinella conduce al pascolo il gregge che più tardi dovrà accompagnare all’ovile.
E vi si notano quei riflessi del nostro sole, dei nostri campi, dei nostri tipi.
Di qui la richiesta del Prof. Tangorra da parte di autorità civili e religiose per gustare un pò della sua arte che in se stessa racchiude un lembo della lontana Puglia.
Eppure, deposto il pennello e lo scalpello, Angelo Tangorra diventa scrittore.
Autore, dico. Infatti, quel romanzo storico sociale “Gli Ultimi Schiavi” non è forse opera pregevolissima del Prof. Tangorra?
Non finiremo ora di parlare di lui. La nostra rivista avrà cura che questo degnissimo figlio di Santeramo che altamente onora la Patria sua all’Estero, sia conosciuto dai nostri.
Per ora, l’abbiamo presentato come presidente della Francesco Netti che si sentirà fiera avere a capo un uomo cosi geniale e valente.
Mentre quindi ci rallegriamo col Prof. Angelo Tangorra della sua preziosa attività in America, facciamo voti che la Francesco Netti continui a distinguersi come ieri nel disastro di Reggio e Messina, come a favore del Consorzio Barese contro la Tubercolosi, come per la campagna pro Ospedale Italiano, cosi in altre opere che ridondano a vantaggio della nostra Patria e dell’umanità sofferente.

tratto e adattato da La Puglia nel mondo: rivista regionale illustrata, New York, 1927, p.52-53

Inaugurata la Pinacoteca Francesco Netti, Ubaldo Fraccalvieri, L'Eco di Santeramo, 27/11/2008, p. 14

Inaugurata la Pinacoteca FRANCESCO NETTI

[…] Un discorso a parte merita Angelo Tangorra. Nei giorni in cui visitavamo con l’assessore Cecca i vari collezionisti per coinvolgerli nel prestito delle opere, la mia attenzione è stata catturata da un quadro decisamente ben fatto appeso di lato ad un altro di Hero Paradiso. Incuriosito ho chiesto al proprietario notizie sull’artista che si firmava in basso a destra A. Tangorra, 1900. Sapevo solo che si trattava di un artista santermano emigrato a New York agli inizi del ‘900. Si trattava, appunto, di Angelo Tangorra. Una autentica scoperta! Ne parlai con Gianni Stano, esemplare dirigente in servizi sociali del nostro comune e appassionato di storia locale, il quale mi fornì solo qualche notizia in più.
A Santeramo il sacerdote don Vito Perniola lo ricorda come scultore nei suoi figli illustri, mentre di lui non c’è traccia nel volume di P. Adolfo Porfido “Alcuni figli benemeriti di casa Nostra: Santeramo”, comunque non si era mai visto un suo dipinto.

Nacque a Santeramo nel 1872 ed emigrò in effetti negli Stati Uniti nei primi anni del 1900.

A New York fondò la “Società Francesco Netti” di cui fu anche presidente Bartolomeo Paradiso quando lì si trasferì nel 1910. A questa società aderiva un cospicuo gruppo di emigrati santermani e aveva finalità anche di mutuo soccorso (inviava rimesse anche agli orfani e ai poveri di Santeramo).
Angelo Tangorra in un opuscolo del 1934 in occasione del 25° anniversario della fondazione della società, rivolgendosi “ai concittadini della Francesco Netti” così scriveva:

Siate svegli e andate sempre avanti! Voi udiste questo monito che, dopo 25 anni, parmi d’udirlo ancora di là dai colli ameni della Murgia. Nei vostri 25 anni di vita sociale i ricordi della vostra giovinezza accumulati giocando insieme sulle vie e sulle piazze o frequentando le scuole della vostra terra nativa non sono stati mai da voi dimenticati … Con la vostra opera di soccorso ai vostri confratelli bisognosi, col vostro appoggio a tante nobili iniziative, così come lo deste ai colpiti del disastro di Reggio e Messina, al Consorzio Barese contro la tubercolosi ed all’Ospedale Italiano in New York, voi vi siete resi benemeriti della vostra Patria lontana e di questa Terra che ci ospita. Sempre avanti così, o figli di Santeramo, e possa la fiaccola del vostro amore e della concordia tenervi sempre uniti in un solo ideale ed in un’anima sola.
Il vostro presidente onorario a vita Prof. Angelo Tangorra
”.

Quanta nostalgia e quanto amore per Santeramo scaturiscono da queste parole! e Santeramo l’ha completamente dimenticato.

tratto e adattato da Inaugurata la Pinacoteca Francesco Netti, Ubaldo Fraccalvieri, L’Eco di Santeramo,  27/11/2008, p. 14

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Fonti consultate

La Puglia nel mondo: rivista regionale illustrata, New York, 1927, p.52-53
Inaugurata la Pinacoteca Francesco Netti
, Ubaldo Fraccalvieri, L’Eco di Santeramo,  27/11/2008, p. 14

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